Classe: Mammalia
Ordine: Carnivora
Famiglia: Mustelidae
Il tasso (Meles meles, Linnaeus, 1758) è un mammifero carnivoro della famiglia Mustelidae. È specie protetta ed è nota anche col nome di “tasso comune” o “tasso europeo”, per evitare di ingenerare confusione con altre specie di tasso. Il tasso comune abita gran parte d'Europa, oltre che alcune porzioni del Medio Oriente e dell'Asia centrale. In Italia la specie è presente nell'intera penisola ma manca in Sicilia, Sardegna e nelle isole minori. Col suo metro di lunghezza e i quasi 15 kg di peso, questo animale rappresenta una delle specie di mustelidi di maggiori dimensioni. L'aspetto è quasi ursino, con corpo robusto e zampe corte e forti con grossi unghioni adatti a scavare: la caratteristica mascherina nera sulla faccia bianca lo rende inconfondibile.
È un animale notturno che passa la giornata a dormire all'interno di una delle numerose tane che scavano nel proprio territorio, e che spesso vengono condivise con altri animali. Se molestato, il tasso si rivela un avversario temibile e tenace.
Un tasso adulto misura 60–90 cm di lunghezza, cui si sommano 11–24 cm di lunghezza della coda, per un'altezza al garrese di 25–30 cm: a parità d'età, i maschi sono solo leggermente più lunghi delle femmine, ma considerevolmente più pesanti. Essendo soliti andare in letargo, il peso del tasso varia stagionalmente.
Il tasso ha un aspetto inconfondibile: corpo tozzo e robusto, con testa piccola e allungata munita di grosse orecchie, collo taurino, zampe e coda corte.
La pelliccia è folta e setolosa su dorso e fianchi, mentre è meno densa sul ventre, con regione la inguinale quasi glabra. La colorazione è molto caratteristica e facilmente riconoscibile. Il dorso è di colore grigio-argenteo, con fianchi dalle sfumature di color paglierino. La coda è munita di pelo molto lungo e ispido dello stesso colore del dorso, sebbene nelle femmine siano presenti anche peli bianchi. Il ventre è bruno, con basso ventre e regione inguinale che assumono sfumature grigiastre. Gola, collo, petto e zampe sono neri, così come le due fasce che partendo dal labbro superiore passano per gli occhi e raggiungono le orecchie, anch'esse nere, formando la caratteristica e inconfondibile mascherina, spessa circa 2 cm alla base del muso e fino a 5 cm nella regione delle tempie. La faccia, il mento, i lati del collo e la punta delle orecchie sono di colore bianco.
Le zampe sono digitigrade e a colonna: le posteriori sono più corte delle anteriori, ma tutte sono munite di pianta nuda e di unghioni non retrattili, di forma ricurva e dalla punta ottusa, perfetti per scavare.
La testa è di forma allungata. Gli occhi sono piccoli e di colore bruno scuro, con pupilla rotonda; le orecchie sono lunghe fino a 7 cm. Il muso, lungo e cilindrico, termina in un tartufo muscoloso e flessibile che permette al tasso di avere un potentissimo olfatto. Attorno al muso e agli occhi sono presenti numerose vibrisse. La vista dei tassi è piuttosto debole mentre l'udito di questi animali è invece paragonabile a quello umano.
Alimentazione
Generalmente la dieta del tasso, specialmente in primavera, si compone almeno per la metà di lombrichi, mentre durante l'autunno in essa predominano le ghiande: seguono cereali, frutta, tuberi e carne proveniente in massima parte da carogne. Quando disponibili, l'animale consuma grano, mais, avena e orzo, oltre che frutta di vario tipo caduta dal ramo perché matura o a causa di venti o piogge, frutti di bosco, radici carnose, ghiande di querce e funghi: specialmente durante l'inverno e i periodi siccitosi, inoltre, per ricavare acqua il tasso si nutre anche di erbe e trifoglio. Mangia anche vari tipi d'insetti e altri invertebrati, piccoli mammiferi, rettili e piccoli serpenti (compresa la vipera), anfibi, uccelli e le loro uova e nidiacei. Animali di maggiori dimensioni vengono solitamente consumati solo una volta morti per altre cause sotto forma di carogna, sebbene il tasso sia perfettamente in grado di uccidere prede di dimensioni paragonabili alle proprie o addirittura superiori. Specialmente nelle aree sassose o montuose, dove lombrichi e cibo di origine vegetale sono scarsi, i tassi tendono a nutrirsi in massima parte di cibo di origine animale, cacciando attivamente i conigli: raramente l'animale preda esemplari adulti, a meno che non siano malati o feriti, di norma di concentra sui giovani, che vengono localizzati nelle tane grazie al finissimo odorato di questo mustelide che poi scava verticalmente nel terreno fino a raggiungere la camera in cui si trovano le prede.
Socialità e rapporti con l'uomo
Il tasso europeo è un animale dalle abitudini essenzialmente crepuscolari/notturne ed ha una spiccata socialità rispetto a quanto osservabile nelle altre specie di tasso: infatti, questi animali sono soliti vivere in gruppi che contano comunemente 5-6 individui, ma sono state osservate anche associazioni di oltre 20 tassi. Nell'ambito dei gruppi sono presenti, sebbene ancora poco studiate, dinamiche gerarchiche: gli esemplari più grossi e forti mostrano dominanza nei confronti dei giovani e di quelli di dimensioni minori; inoltre, tra i membri dello stesso gruppo è stato spesso osservato il grooming.
Durante il giorno, i tassi riposano in una tana. Per loro la costruzione ed il mantenimento della tana rappresenta l'attività principale in particolar modo durante la primavera e l'autunno. La tana del tasso europeo rappresenta probabilmente la più complessa fra quelle osservabili nelle varie specie di tasso, e si tramanda di generazione in generazione per decenni o addirittura secoli, venendo continuamente ampliata e ristrutturata: una tana osservata in Inghilterra contava ben 50 camere e 178 ingressi, per un totale di 879 m di gallerie sotterranee distribuite in oltre trenta metri quadrati di superficie e cinque metri di profondità. Il tasso scava la propria tana nel suolo boschivo, partendo da cavità naturali nel terreno o nelle rocce, lungo argini naturali ed artificiali o alla base di un albero: essa si compone di un ingresso e di una galleria più o meno lunga che sfocia dopo 5–10 m in una camera abitativa posta solitamente fra 1 e 2,5 m di profondità nel suolo, di forma ellissoidale e che l'animale, specialmente durante la stagione fredda, fodera con foglie secche, felci e muschio, che poi provvede a rimuovere e sostituire con estrema perizia. Durante l'inverno, il tasso porta il rivestimento della tana all'esterno della tana durante il giorno, così che possa riscaldarsi al sole, per poi riportarlo all'interno della tana per la notte. A partire dalla camera principale si diramano più gallerie che sfociano verso l'esterno, che l'animale utilizza sia per percorrerle che come semplici prese d'aria: alcune di esse possono addirittura venire utilizzate solo in occasioni particolari, come in caso di pericolo o durante il gioco. Dall’esterno della tana dipartono numerosi sentieri molto ben battuti dal frequente passaggio dell'animale, poiché il tasso tende ad utilizzare percorsi fissi durante i suoi spostamenti.
All'interno della singola tana trovano alloggio anche più nuclei familiari, ognuno dei quali tende però a utilizzare dei propri accessi e gallerie. Ciascuna unità familiare dispone generalmente di tre camere: se un esemplare muore all'interno di una delle camere, i coinquilini provvedono a ricoprirlo di terra e a tappare l'entrata della stessa, oppure a seppellirlo all'esterno della tana. Talvolta il tasso può condividere la propria tana con altre specie animali, come il coniglio selvatico: quest'ultimo, tuttavia, per evitare di cadere preda del tasso (che purtuttavia con la sua sola presenza gli assicura protezione da altri e ben più pericolosi predatori) tende a scavare le proprie tane a partire da cunicoli secondari nelle gallerie del tasso.
Anche la volpe rossa è un coinquilino abituale del tasso: i due animali si tollerano l'un l'altro in una sorta di commensalismo, con il tasso che mantiene pulita la tana e la volpe che portando gli avanzi di cibo nei pressi di essa contribuisce involontariamente al sostentamento dell'ospite: talvolta, tuttavia, i tassi si comportano in maniera aggressiva nei confronti delle volpi, scacciandole dalle proprie tane e in alcuni casi uccidendone i cuccioli, senza però nutrirsene.
Si tratta di animali monogami: le coppie tendono a restare insieme per tutta la vita. Il maschio si accoppia unicamente con la propria partner, mentre la femmina può accoppiarsi anche con altri maschi, tanto che si stima che circa la metà dei cuccioli che una femmina dà alla luce durante la sua vita non siano figli del proprio partner. L'estro delle femmine dura 4-6 giorni e può verificarsi in qualsiasi periodo dell'anno, sebbene esso tenda a cadere generalmente in primavera-estate: allo stesso modo i maschi sono maggiormente fecondi nel periodo fra gennaio e maggio, con la spermatogenesi che subisce un calo fra estate e inverno. Le femmine dominanti generalmente sono le uniche ad andare in calore.
I cuccioli, in numero di 1-5, vengono dati alla luce dalla femmina in una camera della tana ad essi dedicata. Alla nascita sono ciechi, seminudi, di colore rosato con rado pelame grigiastro; misurano una decina di centimetri di lunghezza e pesano fra i 75 e i 132 g, con rapporto di proporzionalità inversa fra il peso alla nascita e le dimensioni della nidiata. Attorno ai 3-5 giorni di vita, sulle dita appaiono le unghiette e sul corpo diventano distinguibili le aree di pelo nero, compresa la caratteristica mascherina. Gli occhi si aprono a 4-5 settimane di vita e attorno a questo periodo cominciano a spuntare anche i denti da latte. A due mesi di vita, i piccoli tassi hanno già la colorazione definitiva e cominciano ad avventurarsi all'esterno della tana, mentre a tre mesi comincia il loro svezzamento, che solitamente si completa solo dopo ulteriori due mesi.
La maturità sessuale viene generalmente raggiunta attorno ai 9-15 mesi d'età da parte dei maschi, mentre le femmine, sebbene possano cominciare a ovulare già a partire dal nono mese di vita, generalmente non si riproducono con successo prima del secondo anno di vita. Generalmente i piccoli rimangono nel proprio gruppo di appartenenza anche una volta cresciuti, tuttavia non è infrequente che le femmine attorno al secondo anno d'età si allontanino dal proprio gruppo per aggregarsi ad altre comunità.
La speranza di vita dei tassi in natura varia fra i quattro e i quindici anni di vita.
Il tasso è un tipicamente presente nei querceti e nei boschi misti a latifoglie, si adatta tranquillamente alle zone cespugliose, ai pascoli e lo si trova anche nella macchia mediterranea e nelle aree montuose fino a 2000 m di quota nell'Arco Alpino e fino a 2500 m nel Caucaso, a condizione di avere un minimo di copertura di vegetazione che assicuri adeguato riparo. Evita le zone paludose, le aree costiere e i boschi di conifere, mentre le aree rocciose vengono colonizzate a patto che siano presenti cavità naturali dove ripararsi anche edifici abbandonati. Il tasso si rivela molto adattabile all'impatto antropico: infatti, colonizza senza grossi problemi (anche se non molto di frequente) anche le aree suburbane, i giardini e le zone coltivate.
Un altro ospite delle tane di tasso è il cane procione: dove l'areale delle due specie si sovrappone non è infrequente che i due animali condividano le stesse camere dormendo assieme durante il letargo invernale, probabilmente perché il cane procione tende ad andare in letargo un paio di settimane dopo il tasso e ad uscirne un paio di settimane prima. Anche in questo caso, infatti, sebbene si abbia notizia di cucciolate miste di tassi e cani procioni nella stessa camera, il tasso non esita a scacciare o a uccidere i propri coinquilini.
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