"Stracci oh, stracci ah, so davero ‘na bonta, Stracci oh, stracci ah, te fau propiu reffiatà”.
E’ con questo slogan che Antrodoco richiama a raccolta nel mese di agosto, le buone forchette di tutto il Lazio e non solo.
Dimenticate i lembi di stoffa utilizzati per le pulizie domestiche: nel grazioso borgo che sorge lungo il corso del fiume Velino, gli stracci rappresentano il piatto tipico più noto e prelibato, che affonda le sue radici in un passato lontano.
Descrizione Stracci di Antrodoco
Si tratta di particolari crespelle arrotolate, cotte al forno e ripiene di sugo di carne, salsa di pomodoro e formaggi: guai, però, a confonderli con i cannelloni, che vengono preparati con un involucro di pasta sfoglia all’uovo.
Chiamati “stracci” per la caratteristica forma dell’involucro – soffice proprio come uno straccetto – queste frittatine incorporano tutti i migliori ingredienti migliori del territorio come le uova paesane, l’olio extravergine Sabina DOP e la carne locale.
Preparazione Stracci di Antrodoco
La ricetta è antichissima, tramandata di generazione in generazione sin dall’età medievale: la preparazione richiede tecnica e maestria per conferire alla pietanza la corretta elasticità, avviando una sorta di “catena di montaggio” per assemblare il prodotto finito; il contenuto del ripieno con macinato di vitellone, mozzarella, burro, sugo di manzo e parmigiano grattugiato, ne esaltano il gusto, rendendo questo prelibato piatto davvero unico nel suo genere.