Descrizione Giglio di San Giovanni
Le foglie che crescono lungo lo stelo sono sparse, alterne, di forma lanceolata e con nervature parallele abbastanza evidenti.
Il colore verde cupo permette di distinguerle dall’erba dei prati anche quando la pianta non è in fiore. Sono lanose nella pagina inferiore.
Le dimensioni si riducono progressivamente lungo lo stelo, quelle alla base sono picciolate. Nelle piante mature e vigorose, in annate favorevoli, all’altezza dell’ascella delle foglie poste lungo lo stelo, prossime al fiore, si sviluppa un piccolo bulbillo di colore verde o nero.
Il bulbo misura circa 1,5 cm, piccolo se paragonato a tulipani e narcisi, a sezione triangolare e con squame appuntite candide.
Per superare il freddo dell’inverno si trova ad una profondità di 10-15 cm.
Il fiore può essere solitario, ma una sola pianta può arrivare a produrne anche cinque. Si compone di sei elementi: tre tepali esterni ellittici ed acuminati e tre interni subspatolati.
Gli stami eretti sono in numero di sei, le antere sono grigie, l’ovario è cilindrico, lo stilo è aranciato e lo stimma violetto.
Il fiore è ermafrodito, ma l’impollinazione avviene grazie alle api e ad altri insetti pronubi. Non è profumato.
Il colore è arancione, variando da toni molto chiari a tinte più cariche, minutamente punteggiati di nero.
La fioritura, nelle stazioni meglio esposte, inizia a maggio. Al fiore succede una capsula ovoide che contiene più semi, matura già nel mese di agosto, ma più spesso in settembre.
Dove trovare il Giglio di San Giovanni
Il giglio di San Giovanni compare, con un’inattesa fiammata di colore, fra i prati di montagna, nei pascoli abbandonati e sui versanti dirupati dove si accumula terreno di risulta, sassoso e ben drenato, reso caldo dal sole estivo.
È un fiore protetto e non deve essere raccolto in alcun modo, come fiore o come bulbo.
Pianta longeva si ripresenta con puntualità nei soliti luoghi e, in condizioni ottimali, tende a formare piccole colonie dove le piante distano generalmente da uno a pochi metri una dall’altra.
Noto anche come giglio rosso, anche se rosso non è, ma è piuttosto arancione, qualche volta diventa così chiaro da sembrare giallo.
Lilium bulbiferum, indicato talvolta nei testi come Lilium bulbiferum var. croceum, è pianta erbacea perenne bulbosa, diffusa in tutta l’Europa centrale, s’incontra spontanea nella fascia altimetrica compresa fra i 500 ed i 1900 metri, anche se talune colonie, ubicate in luoghi riparati e ben esposti, si spingono fino ad un’altezza di 2400 m. s.l.m. Sempre in luoghi caldi e assolati, preferibilmente in terreni calcarei, ben drenati.
Nei terreni di risulta sulle pendici dirupate o ai piedi di queste, fiorisce con un certo anticipo ed esaurisce il suo ciclo vitale prima dell’arrivo del caldo estivo e del periodo siccitoso, entrando in un periodo di quiescenza che dura sino alla primavera successiva.
Nei prati con terreni ricchi e freschi fiorisce quando l’erba è già alta e, anche a fioritura terminata, mantiene le foglie verdi ancora a lungo.
L’altezza della vegetazione circostante con cui deve competere per la luce influenza quella dello stelo, compresa fra i 30 e gli 80 cm.
Gli esemplari coltivati in giardino possono raggiungere e superare il metro, presentano fiori più chiari della forma spontanea, di diametro superiore ai 10 cm, portati sette-otto per singolo stelo.
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